MMA
Con il termine arti marziali miste (abbreviato spesso in MMA, sigla del termine inglese mixed martial arts, a volte impropriamente chiamatefree fight o no holds barred e confuse con il predecessore vale tudo) si indica uno sport da combattimento a contatto pieno il cui regolamento consente l'utilizzo sia di tecniche di percussione (cioè calci, pugni, gomitate e ginocchiate), sia di tecniche di lotta (come proiezioni, leve e strangolamenti). L'appellativo deriva dal fatto che originariamente queste competizioni erano state concepite come un confronto diretto fra discipline differenti, sebbene nel corso degli anni i praticanti abbiano progressivamente iniziato ad adattare al nuovo scenario le tecniche più efficienti di ogni singola arte marziale, combinando stili diversi fra loro e mettendo a punto strategie innovative e funzionali al contesto. Per questa ragione, ad oggi le arti marziali miste si sono di fatto evolute in uno stile a sé stante, che mescola elementi di tutti gli altri.
Grappling
è uno stile di lotta in cui lo scopo è portare a terra l'avversario e costringerlo alla resa con una tecnica di sottomissione (strangolamenti, leve articolari o pressioni dolorose). Le sottomissioni sono tecniche che mettono l’avversario in una posizione pericolosa per la sua incolumità fisica costringendolo ad ammettere, attraverso un segnale verbale o fisico (battere con la mano o con il piede sul corpo dell’avversario o sul tappeto), che non può liberarsi dalla presa senza ferirsi (e riconoscendo in questo modo la sconfitta). Inoltre è possibile vincere un combattimento guadagnando più punti tecnici (portando a terra l'avversario o, nel combattimento a terra, ribaltandolo o conquistando una posizione di dominio su di lui).
Muay Thai
Nota anche come thai boxe, boxe thailandese o pugilato thailandese, è uno sport da combattimento a contatto pieno che ha le sue origini nella Mae Mai Muay Thai (Muay Boran), antica tecnica di lotta thailandese. Essa utilizza una vasta gamma di percussioni in piedi e di tecniche di clinch. La disciplina è nota come "l'arte delle otto armi" o "la scienza degli otto arti" perché consente ai due contendenti che si sfidano di utilizzare combinazioni di pugni, calci, gomitate e ginocchiate, quindi otto parti del corpo utilizzate come punti di contatto, rispetto ai due del pugilato o ai quattro della kickboxing, associate con una intensa preparazione atletica e mentale che fanno la differenza negli scontri a contatto pieno.
Boxe
E’ uno sport da combattimento e una forma di autodifesa. A livello competitivo esso si svolge all'interno di uno spazio quadrato chiamato ring, tra due atleti che si affrontano colpendosi con i pugni chiusi (protetti da appositi guantoni), allo scopo di indebolire e atterrare l'avversario.La parola pugilato deriva dal latino pugilatus, che deriva da pugil che significa atleta, e questo da pugnus che significa pugno.
K 1
E' una disciplina sportiva che mette al confronto i migliori esperti di arti marziali di contatto, con tutta la drammaticità ed i brividi che il mondo del K1, re degli sport da combattimento, può darti.
La popolarità di questa disciplina ha ormai raggiunto un grande numero di appassionati in Giappone. Nel 1999, ben 60'000 dei suoi fans si riunirono al Tokyo Dome per assistere al 7° K1 Grand Prix, mentre in contemporanea più di un milione di altri appassionati assisteva all'evento davanti al televisore, rendendo il K1 la manifestazione sportiva con il più rapido incremento d'indice d'ascolto del paese.
Difesa Personale
La difesa personale non è da intendersi come un insieme di tecniche ed insegnamenti atti ad usare violenza per sopraffare fisicamente un avversario prima che sia lui a farlo, confondendola con mere tecniche di lotta quali street fighting. In realtà, la difesa personale comprende esclusivamente tecniche e strategie per la difesa dalle aggressioni, a livello fisico, psicologico e verbale. In tema di autodifesa un concetto molto importate è quello della prevenzione, e per questo viene incluso negli studi di tali tecniche. La prevenzione serve ad evitare inutili situazioni di rischio per la persona. Spesso questo concetto non è compreso immediatamente da chi si avvicina per la prima volta allo studio di tali tecniche. La difesa personale deve quindi essere vista come una cultura di prevenzione adatta a tutti.